Adolescenza

Il-tempo-delle-mele

L’adolescenza è la fase della vita in cui forse avvengono le maggiori trasformazioni. Cambia il corpo, la psiche. Muta il pensiero che diviene capace di astrazioni. Si trasformano le relazioni e la visone del mondo. Cambia il modo di percepire la realtà e gli altri. È l’epoca che precede l’età adulta e segue l’nfanzia.Qualcuno l’ha chiamata l’età incerta, qualche altro la belletà. Donald Winnicott, uno psicoanalista inglese l’ha definita il “tempo della bonaccia”[1], intendendo, come metafora, il luogo delle calme equatoriali in cui l’adolescente, afflitto da confusione e dubbi su tutto, si arresta per un tempo indefinito prima di riprendere il suo cammino verso l’autonomia. Sta di fatto che l’adolescenzaè una traversata, un percorso lungo e complesso perché si tratta di attraversare il guado che porta alla maturità[2]. quella di crescere e diventare grandi è un’avventura che costituisce una vera e propria fatica. Per tutti. Per il diretto interessato, l’adolescente, e per chi sta negli immediati dintorni. Si tratta di un delicato processo di cambiamento che comporta un lavoro lento e complesso alle volte interminabile. Perché il cosiddetto tempo delle mele, cioè il tempo dell’attesa cui alludevano alcuni anni fa una serie di film dedicati all’adolescenza, è ora uno spazio di frenetico di attività. Le giornate degli adolescenti di oggi sono piene di impegni, fitti di attività da compiere con i ritmi velocissimi che caratterizza la vita quotidiana nevrotizzante degli adulti. Così anche per l’adolescente mancano i tempi della riflessione e dell’ascolto. Il gran frastuono degli infiniti messaggi spesso contraddittori che accompagna la nostra esistenza e ci rende incerti e dubbiosi di tutto, avvolge e confonde soprattutto i giovani.


[1] Winnicott D., La famiglia e lo sviluppo dell’individuo, Armando editore, 1968

[2] Maiolo G., adolescenze spinose, Erickson, 2002

Dal libro: G. Maiolo, Psicologia del quotidiano, Ed. San Paolo

Adolescenza ultima modifica: 2014-07-14T00:02:02+00:00 da Giuseppe Maiolo

Lascia un commento


*