Bulli si nasce o si diventa?

cyberbullismo
C’è chi interviene nell’annoso dibattito cultura-natura portando acqua al mulino delle radici ereditarie dei comportamenti. Ci sono studi di biologia che tendono ad attribuire l’aggressività a fattori ereditari e che assegnano all’ambiente un ruolo di rinforzo nei comportamenti violenti. Può essere. La differenza, a mio avviso, però sta proprio qui: distinguere l’aggressività che è una componente umana dalle forme eccessive e devastanti dell’aggressività. Il comportamento violento è una variante strettamente collegata all’educazione, intesa come relazione orientata a favorire la crescita degli individui.

Il fenomeno del bullismo, oggetto di studi e ricerche fin dagli anni Settanta, oggi è registrato sempre più spesso, in particolare nelle scuole. Si parla di bullismo (dal termine inglese bullying) quando un ragazzo “viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, ad azioni offensive messe in atto da uno o più compagni”. Gli esperti distinguono, inoltre, tra bullismo diretto, con attacchi aperti alla vittima, e indiretto, che consiste nell’isolare volutamente il malcapitato dal gruppo e dalle sue attività.

Questi comportamenti che oggi possono essere individuati nella quotidianità, un tempo potevano pure essere presenti al punto tale che qualcuno afferma di aver sempre visto comportamenti prevaricatori e di sottomissione. Tuttavia possiamo dire che, come nel caso del nonnismo, si realizzavano in contesti particolari come ad esempio nelle caserme. All’esterno e al di fuori di questi ambiti il controllo esercitato dalla comunità educante era attivo al punto tale che le forme di sopraffazione e di prepaotenza venivano contenute da una educazione rigida e severa a prevalenza sanzionatoria.

La diffusione al nostro tempo di questi comportamenti spesso è proprio da attribuire alla mancanza dell’adulto come regolatore e alla permissività estesa che spesso fa dell’educazione una “mala education” orientata a giustificare tutto e tutti. L’assenza o la marginalità educativa degli adulti con queste funzioni (genitori, insegnanti, educatori) lascia libero spazio all’aggressività dell’individuo. Le cosiddette bravate con cui vengono definiti certi comportamenti hanno la funzione di giustificare i comportamenti eccessivi e consegnare al bambino e all’adolescente il consenso ad alzare il tiro.

Allora la domanda iniziale mi sembra che trovi da sé una risposta.

Bulli si nasce o si diventa? ultima modifica: 2010-02-07T11:46:48+00:00 da Giuseppe Maiolo

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