Contro l’anoressia una legge

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Contro l’anoressia, ci si sta mobilitando. Una legge bipartisan sta nascendo  per combattere quei siti che incitano all’anoressia. Non è una brutta idea, anzi. Significa che si sta portando l’attenzione a quello che è il problema più consistente oggi, ovvero a quanto i comportamenti siano influenzati dalla rete. Chiudere i siti che diffondono pensieri e atteggiamenti pericolosi serve, ma quello che conta di più è riconoscere il grande potere che è stato affidato al web dal silenzio e dall’assenza degli adulti.

Se i giovani si rivolgono a Internet, se navigano in rete in maniera compulsiva e trascorrono ore ed ore incollati davanti al monitor di unPC oppure su un tablet o sullo smartphone è perché non hanno più nessun adulto con cui confrontarsi. Gli adulti di riferimento non solo parlano poco con gli adolescenti, ma non sanno più comunicare nulla dei sentimenti e dei legami che stanno alla base dei sentimenti. Di questo se ne occupano ora i social-network. Sono loro che ti chiedono di esprimere il “ti piace”, cioè di esprimere le tu emozioni, la tua affettività e allo stesso tempo esserne contagiato: quanti più “ti piace” hai e tanto più quello che dici e quello che fai è importante, giusto, da imitare.

Il problema vero, allora, è sia quello di limitare l’esposizione ai siti che incitano a comportamenti alimentari pericolosi e che conducono alla morte, ma anche cominciare a rendersi conto che sono i modelli mancanti degli adulti  a rendere pericolosi pensieri e i “desideri” dei ragazzi e delle ragazze che nel corso della crescita incontrano un corpo nuovo e difficile da accettare, perché così diverso da prima.

Un corpo che diventa un nemico da combattere se l’ideale sociale è quello delle modelle che sfilano in passerella. Possiamo chiudere tutti i siti che vogliamo ma se manca una comunità educante capace di parlare e di aiutare i giovani a leggere la realtà con occhi diversi, mancano alle ragazze giovani, bisognose di identificarsi con qualcuno, gli strumenti per crescere in modo autonomo ed equilibrato. Il rischio di farsi prendere dal perverso meccanismo del rifiuto del proprio corpo che si trasforma e si sviluppa diventa un pericolo costante anche a prescindere dalla rete e dai siti.

gm

 

 

Contro l’anoressia una legge ultima modifica: 2014-08-10T21:04:52+00:00 da Giuseppe Maiolo

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