Emozioni

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Le emozioni sono stati d’animo. Ma sono anche rilfessi dei nostri sentimenti e reazioni più o meno complesse a ciò che accade dentro e fuori di noi.Possono essere diverse, varie per intensità e durata. Possono avere un “tono” e un “colore” che contrasta con i nostri pensieri e le idee della nostra mente. Per questa ragione spesso le emozioni vengno considerate come l’altro polo, il versante opposto della razionalità, il pianeta delle pulsioni incontrollate e nascoste che sono spesso le più elementari.

In effetti alle volte è difficile dire perché in un determinato momento proviamo una certa emozione. È qualcosa di inspiegabile con la ragione. Si vive e basta. Può essere uno stimolo esterno, un evento che ci coinvolge, ma anche un’immagine, una fantasia, un ricordo. Tutto può generare in noi l’esordio di un’emozione. Possiamo piangere o ridere, provare rabbia o tenerezza, annoiarci o divertirci e mille altre cose. Non sempre ciò che scatena la risposta emotiva è identificabile. Forse dobbiamo pensare che ogni emozione è sempre collegata ai nostri bisogni primari quali ad esempio il mangiare e il dormire. Pertanto la fonte da cui scaturisce ogni stato d’animo è dentro di noi. È una parte di noi stessi.

La gamma intera delle emozioni, però, ci serve. È  addirittura necessaria alla sopravvivenza. Perché le emozioni sono segnali indicatori della situazione che stiamo vivendo. Esse hanno la forma del sentimento e allo stesso tempo la dimensione di una risposta comportamentale. L’amore per una persona ci può far provare gioia, tenerezza, commozione. La fine di un rapporto affettivo viceversa genera rabbia, collera, pianto.  Allora sentimento e emozione sono contigui, vicini di casa che non hanno un confine preciso né una frontiera segnata. Provengono dallo stesso territorio e generano risonanze fisiologiche anologhe.

Dal libro: G. Maiolo, Psicologia del quotidiano, Ed. San Paolo

Emozioni ultima modifica: 2012-11-02T13:29:49+00:00 da Giuseppe Maiolo

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