Gelosia

 

Per alcuni è un segno d’amore. Per altri un morbo, una malattia che acceca, un male oscuro. Di certo può essere un demone che domina nei meadri della nostra psiche. Di solito però è un sentimento che dorme silenzioso. Alle volte si risveglia improvvisamente, ci assale e ci abbaglia. Divora. In questo caso la gelosia diventa un disturbo, anche grave, un delirio o un’ossessione continua. Viceversa a piccole dosi, forse a grammi, la gelosia fa bene, è sana, significa interesse per l’altro, per il partner. Ha una valenza: testimonia l’affetto ed esplicita l’amore che corre nella coppia, è funzionale alla relazione e vitale per il rapporto amoroso.

La gelosia non ha sesso. Appartiene sia agli uomini che alle donne benchè i maschi  risultino più gelosi delle femmine nei rapporti di coppia. Ma è un fenomeno che pare interessi anche il regno animale. Forse ha qualcosa a che fare con la necessità del maschio di proteggere il proprio patrimonio genetico, la propria possibile paternità. Letta da questa angolazione quel tanto di gelosia che si manifesta nel rapporto di coppia non è  paura di perdere l’altro, quanto paura di perdere una parte di sé che è contenuta nella partner. In fondo ancora oggi il tradimento supposto o reale che sia mette fortemente in crisi, destabilizza e incrina la sicurezza in se stessi. Nei maschi può far vacillare il sentimento di virilità, finanche la stessa identità maschile. Si pensi al fatto che di solito l’uomo viene deriso, coperto di ridicolo quando viene tradito dalla compagna. Al contrario la donna tradita dal partner è solamente compatita.

Dal libro: G. Maiolo, Psicologia del quotidiano, Ed. San Paolo

Gelosia ultima modifica: 2012-11-02T07:40:02+00:00 da Giuseppe Maiolo

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