Omogenitorialità: figli disturbati?

Botero- Hause Mariduque

Colpisce non poco l’idea che i genitori omosessuali crescano figli disturbati.

L’animata discussione sulle unioni civili sta alimentando un dibattito sulla omogenitorialità utile ma a volte confusivo perché viziato da molti pregiudizi e da deformanti posizioni ideologiche. Ad esempio la recente dichiarazione del presidente dei pediatri italiani Giovanni Corsello con la quale sostiene che i figli cresciuti da due genitori omosessuali possono avere conseguenze negative sul piano dello sviluppo psicofisico, ha meravigliato non poco.

Non si capisce bene a quali problemi si riferisca ed è fuorviante sentir dire che avere genitori dello stesso sesso è “Causa di diversità e di uno sviluppo non perfettamente regolare”. Totalmente priva di validità l’affermazione che “Non ci sono studi scientifici che dimostrano quanto un bambino possa crescere bene in una famiglia di genitori dello stesso sesso” come dichiarava qualche giorno fa a Repubblica.it il dott. Corsello dimostrando di non conoscere per nulla le ricerche dell’American Academy of Pediatrics quando ancora nel 2006 andava dicendo proprio il contrario.

Gli studi ci sono invece, e sono molti. Tra quelli più attendibili 73 mettono in evidenza risultati interessanti. Un paio sono italiani e dimostrano che Corsello incautamente propone interpretazioni non suffragate dalla letteratura scientifica. Ad esempio in quelli di Roberto Baiocco della Sapienza di Roma, l’osservazione di 40 famiglie omogenitoriali e 40 eterogenitoriali ha messo in evidenza che tra i figli di genitori omosessuali non vi sono differenze significative per quanto concerne la salute mentale e lo stato di benessere. In un’altra fatta dall’Università di Padova insieme a quella di Liegi l’osservazione delle coppie omosessuali ha confermato che la qualità affettiva e relazionale è identica a quella delle coppie etero.

Se si va poi a cercare tra gli studi longitudinali basati sull’osservazione di famiglie con i loro figli nel corso degli anni che vanno dall’infanzia all’adolescenza, se ne trova uno in particolare condotto dal Reaserch Institute of Child Development and Education di Amsterdam con la collaborazione del Williams Institute della California che mette in evidenza come i figli cresciuti all’interno di coppie lesbiche non presentano un danneggiamento dell’identità sessuale data dai due genitori dello stesso sesso, né il loro orientamento sessuale è condizionato dall’omosessualità dei genitori.

Sostiene invece Anna Maria Speranza dell’Università la Sapienza di Roma che in diverse ricerche europee i ragazzi di famiglie omogenitoriali mostrano avere più risorse di quelli cresciuti nelle famiglie tradizionali. Ad esempio hanno una maggiore sicurezza nell’attaccamento e una migliore percezione della disponibilità dei genitori a discutere dei conflitti relazionali. Il che comporta un fattore di protezione che li rende più resilienti, anche se la stigmatizzazione e l’omofobia sociale a cui possono essere sottoposti questi adolescenti sono gli elementi che producono disturbi del comportamento. Di certo non crea disagio psichico l’orientamento sessuale dei loro genitori.

L’argomento omogenitorialità è sicuramente complesso. Necessita, soprattutto per la realtà italiana, ancora di approfondimento per quanto concerne ilprocesso di sviluppo e di crescita dei figli. Tuttavia quello che emerge in ogni studio è che non è più a rischio chi si trova a crescere con due genitori dello stesso sesso se la qualità della relazione è sufficientemente buona. Perché è questa la variabile significativa, non l’orientamento sessuale dei genitori. Non è un deficit avere due mamme o due papà, perché sono le funzioni educative che valgono e fanno crescere. Al contrario può essere distruttivo aver fisicamente una madre e un padre che però sono assenti dal punto di vista affettivo, distanti sul piano relazionale o addirittura maltrattanti e abusanti come capita invece di vedere in alcune famiglie tradizionali.

Giuseppe Maiolo

In copertina: Botero – House Mariduque

Omogenitorialità: figli disturbati? ultima modifica: 2016-02-07T13:06:12+00:00 da Giuseppe Maiolo

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