Il gran dibattito sull’affidamento dei gemelli i cui embrioni sono stati impiantati per sbaglio nell’utero di un’altra madre continua ora che i due gemelli, maschio e femmina, sono nati e registrati all’anagrafe dalla coppia che ha portato avanti la gravidanza.
La madre biologica che rivendicava il diritto di essere lei la vera madre ora è sicuramente in maggiore difficoltà nell’esigere i gemelli. Nel momento in cui emerse il caso dicemmo che il dilemma da sciogliere è degno di Salomone, il re saggio di Israele. Chi ha il diritto di rivendicare i figli, i genitori biologici che sostengono di essere coloro che hanno dato i geni ai gemelli o la coppia che ha avuto per sbaglio l’impianto degli embrioni e ha portato avanti la gravidanza registrano ora all’anagrafe i bambini?
Un enigma davvero impegnativo e decisamente difficile da risolvere. da un punto di vista giuridico, a meno che non vi sia un pronunciamento della Corte Costituzionale, i gemelli ora sono della coppia che li ha registrati.
Da un punto di vista psicologico forse c’è da dire che i figli sono figli di quei genitori, e dunque delle madri, che li crescono. E’ la relazione che conta più di tutto nella storia di ognuno.
E’ quel rapporto che si sviluppa a partire da quando i due esseri vengono in contatto. Non c’è dubbio quindi che sarà la madre che ora li ha portati in grembo quella che dovrà occuparsene e a farli crescere come figli propri. Sarà questa relazione di amore che conterà per quei bambini. A loro un giorno dovrebbero essere spiegate con chiarezza e sincerità come sono andate le cose, ma non vi è dubbio che per loro sarà la madre che li cura e li continuerà a curare quella a cui faranno riferimento anche se le cellule appartengono ad un’altra donna.
Mi auguro che la guerra legale non produca disastri per quei due gemellini che ora si apprestano ad iniziare il viaggio della vita. Forse per non devastare né i bambini né le due famiglie a colpi di battaglie legali, potrebbe essere studiata e condivisa da entrambe le coppie genitoriali una forma di affido condiviso. E questa sì sarebbe la vera e propria decisione salomoniana.
gm
