La trasgressività

Trasgressività

La trasgressività non è solo con comportamento, ma è anche una passione nel senso che chi trasgredisce è animato da una corrente intensa di energia che conduce oltre i limiti e spinge a fare nuove esperienze.

Non può essere che la passione per ciò che non si conosce, quella che anima la ricerca, l’esplorazione, la scoperta. Ed è con questa passione, che non ha età nè sesso e si può provare per tutta una vita che sono nate tutte le avventure dell’uomo nei campi della scienza e dell’arte, dell’ingegno, della vita sociale e culturale. Perchè trasgredire vuol dire sfidare le regole, ma anche camminare oltre, come dice l’etimologia e oltrepassare un confine. La prima mitica trasgressione, che è rimasta dentro di noi come peccato originale, è quella di Adamo ed Eva, la cui passione li ha spinti oltre il Paradiso, interrompendo il legame simbiotico tra l’uomo e la natura.

È una passione impegnativa e al contempo necessaria la trasgressione. Attiene a quel processo indispensabile alla crescita di ogni individuo, che porta a diventare se stessi nonostante i conflitti posti dalle circostanze esterne e dalle difficoltà interiori. Allora ogni storia che inizia nasce da un atto di trasgressione e di disobbedienza perchè ogni trasformazione è caratterizzata da uno strappo che interrompe e spezza il legame con il passato.

Per questo motivo la massima trasgressività la possiamo ritrovare durante l’adolescenza, quando il fanciullo deve rompere quel legame simbiotico con la madre e la famiglia che ha caratterizzato l’infanzia per poter accedere alla vita adulta. Senza la forza della trasgressività, senza questa passione, non ci può essere nè sviluppo nè individuazione.

La trasgressività ultima modifica: 2015-01-04T07:48:18+00:00 da Giuseppe Maiolo

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