L’ansia
ultima modifica: 2014-04-06T07:10:06+00:00
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L’ansia

L´ansia è una forte tensione, uno stato di disagio sottile e diffuso ma disturbante quando supera un certo livello. Assomiglia a un´esperienza di smarrimento derivante da un´incombente, indescrivibile minaccia. Per la consistente diffusione di questo stato d’animo che finisce con l’interessare una gran quantià di persone, qualcuno l’ha definita “il male del secolo”.
Antonio Miotto l’ha chiamata “l’inquietante compagna dell’uomo moderno”. Di certo è qualcosa che appartiene alla nostra vita, alle frenetiche modalità con cui ci ritroviamo a condurre l’esistenza. Può essere collegata ai ritmi di lavoro sempre più accellarati, alle relazioni interpersonali sempre più difficili. Qualche volta ha qualcosa a che fare con profondi conflitti inconsci.
Frasi del tipo: “ Non so dire che cosa sia ma ho la sensazione che mi debba succedere qualcosa …”, oppure: “Mi sento agitato senza motivo!”, sono tipiche di chi sta vivendo questo stato d’animo. Difficile da descrivere, l’ansia è tensione interna, nervosismo e agitazione del pensiero, irrquietezza motoria. Ma rimane sempre qualosa di vago. Per lo meno nell’oggetto che la evoca. Perché in effetti non vi è un responsabile preciso. La paura ha sempre una ragione, un motivo o qualcosa di ben determinto. Abbiamo paura di una persona, di un animale, del buio, del terremoto o di un avvenimento. Ma l’ansia la proviamo senza che nulla la possa giustificare.
Ci sono reazioni fisiche e decisamente fisiologiche che proviamo come palpitazioni, tremori, respiro affannoso, rigidità muscolare e agitazione motoria. Qualche volta compare l’insonnia. Altre volte si manifesta con disturbi gastrointestinali. Anche il pensiero e la mente possono essere interessati. L’attività mentale diviene accellarata e continua, oppure rallentata. L’attenzione può subire modifiche: o più intensa e precisa oppure più sfilacciata e vaga con la conseguente tendenza a distrarsi per ogni cosa.
Non è proprio uno stato invidiabile quello di chi prova ansia soprattutto se in modo persisitente. Tuttavia vale la pena non considerarla esclusivamente come un disturbo, anche se disturbanti sono le manifestazioni. L’ansia è anche tensione benefica, energia che aiuta a vivere, che produce reazioni utili. Prove e impegni quotidiani, difficoltà e ostacoli, problemi non necessariamente insormontabili, si affrontano meglio con quel tanto di ansia che permette di mobilizzare le energie e e le risorse sia fisiche che mentali. Provare ansia significa anche dare la giusta valutazione a una situazione che dobbiamo affrontare. Sentire la tensione per l’incertezza che ci assale quando dobbiamo fare una cosa di nuovo, ci serve per cercare le soluzioni più adatte.
Quando l’ansia però è uno stato diffuso e persistnete che modifica soprattutto le funzioni principali della vita sociale e relazionale, ovvero rende insonni, irritabili, incapaci di sopportare le avversità quotidiane, di concentrarsi e reagire alle normali attività; quando non riusciamo a mangiare con tranquillità e non ce la facciamo a svuotare la mente, quando tutto quello che facciamo è fonte di preoccupazione, allora è il caso di chiedere aiuto e di rivolgersi ad uno specialista.
fonte: G. Maiolo, Psicologia del quotidiano, ed. San Paolo