Litigare in famiglia

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Quando compare l’adolescenza sul palcoscenico della famiglia, tutto sembra mutare e tutto diventa più difficile. In particolare i rapporti tra genitori e figli si fanno più conflittuali. Si litiga di continuo e ai genitori sembra che nulla possa andar bene. Lo scontro continuo, la forte opposizione,  le proteste per  ogni cosa mettono di solito a dura prova la resistenza di padri e madri e producono una forte sensazione di fallimento.  

Così alcuni reagiscono perdendo la pazienza, altri rinunciano a capire e si rifugiano in quel luogo comune che è l’affermazione “ai miei tempi le cose andavano diversamente”. In questo modo c’è il rischio che l´adolescente non venga aiutato a superare la sua conflittualità.  Dire che per  noi adulti da giovani le cose andavano diversamente, può essere un “falso storico”  perchè il conflitto generazionale è sempre esistito. Il problema è che ce lo siamo dimenticati. Abbiamo scordato  ciò che abbiamo provato in quegli anni difficili. Abbiamo perso memoria della nostra insoddisfazione e di come vedevamo i nostri genitori.

Ogni genitore dovrebbe tentare di mettersi nei panni dell’adolescente ripensando al proprio essere stato giovane se vuole comprendere cosa egli sta dicendo con il suo comportamento e con i suoi atteggiamenti così provocatori. Non è una cosa facile anche perchè in parte è vero che gli adolescenti di oggi vivono in una realtà diversa e reagiscono secondo modalità nuove al cambiamento. Ma il disorientamento tipico di questa età, quello stato di confusione e di ansia che si prova quando ci si accorge che tutto cambia rapidamente e  non si trovano risposte, non si hanno sicurezze, è qualcosa che ognuno di noi conosce. Allora forse vale la pena provare ad ascoltare i nostri vissuti. In questo modo potremmo capire di più come i grandi cambiamenti biologici, le tempeste ormonali della pubertà possano influenzare gli atteggiamenti, i comportamenti, gli affetti e le relazioni di un adolescente. Il suo corpo che fisicamente cambia con notevole rapidità, che pulsa in modo nuovo e sembra offrire potenzialità sconosciute ed energie infinite può dare “ebrezza” ma anche alimentare quel nervosismo che rende un giovane teso e scontroso e allo stesso tempo insopportabile e incomprensibile a se stesso e agli altri. Ma vi è da dire che questa aggressività ha anche  altri significati.  È per certi versi funzionale al processo di separazione che un adolescente deve affrontare. Il conflitto tra genitori e figli che si esprime attraverso quei litigi continui per ogni cosa e con quella forte opposizione alle regole e  le  sprezzanti critiche per le idee e il mondo degli adulti, ha qualcosa  a che fare con il tentativo di staccarsi dalle figure dominanti dell´infanzia e liberarsi dalla dipendenza che ha caratterizzato il rapporto genitore-bambino. È difficile per tutti andarsene,  separarsi, allontanarsi.  E di solito non lo si può fare senza uno strappo, senza uno scontro anche se questo è lacerante. L’adolescente compie  questo percorso e il suo contrasto con i genitori, la sua aggressività agita e alle volte violenta  rappresentano il tentativo di rompere con la famiglia e acquisire lo stato di adulto. Di solito questo scontro si supera, ma c’è bisogno di paziente attesa e aiuto. Inoltre è fondamentale la comprensione del genitore e allo stesso tempo la sua ferma coerenza senza eccessivi timori. Se in qualche caso lo scontro è più violento è devastante bisognerebbe chiedersi se  non è perchè  oggi si sono persi i riti, quei riti di passaggio e di iniziazione che un tempo,  nelle società primitive, simbolicamente permettevano all’adolescente di affrontare il mondo adulto senza crisi dolorose e ferite profonde.

 

Litigare in famiglia ultima modifica: 2007-03-03T16:06:47+00:00 da admin

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