Rabbia

rabbia

La rabbia o l’ira come in passato veniva più frequentemente chiamata è uno stato d’animo denso e totalizzante. Spesso disorienta per la sua intensità e per il fatto che non sempre sappiamo da dove proviene. E’ come se si aprisse un cratere, un varco nel nostro Io dal quale emergono umori sconosciuti e incontrollabili. Allora possiamo spaventarci e temere che questo sentimento ci travolga, ci prenda la mano e ci faccia compiere ciò che non vogliamo.

Tutti conosciamo le reazioni quando ci arrabbiamo: il cuore batte più forte, la pressione sanguigna aumenta, il respiro  accellera, i muscoli si tendono, le pupille si dilatano, i peli si rizzano. Queste cose hanno la loro funzione: essere attrezzati alla lotta. Perchè la rabbia implica un attacco, uno scontro fisico o verbale e le risposte che si registrano nel corpo servono a mobilitare tutte le nostre energie. In questo caso l’ira, anche quella più funesta, quando è in relazione ad un fatto specifico non fa male alla salute, anzi. Serve a manifestare ciò si sta provando in un certo momento e a dichiarare agli altri quali sono le nostre intenzioni. Molto più pericoloso e dannoso può essere invece trattenerla, negarla e reprimerla. Diverse ricerche hanno messo in evidenza i danni che ne possono derivare da un atteggiamento costante di repressione di questo sentimento. Arrabbiarsi, allora fa bene. Ma come per tutte le cose ci sono dei limiti. Un continuo e persistente stato di ostilità viceversa può essere dannoso perché espone troppo alla tensione e all’eccitazione che possono danneggiare alcuni organi messi in gioco nell´attacco di rabbia. Alcuni studi, ad esempio, hanno accertato quanto le manifestazioni continue di collera  siano pericolose per il cuore che viene sollecitato in modo eccessivo. Ciò non significa che la rabbia da sola sia la causa delle malattie cardiache, ma che, tuttavia, uno stato emotivo caratterizzato da contine manifestazioni di ostilità non fa di certo bene.

Dal libro: G. Maiolo, Psicologia del quotidiano, Ed. San Paolo

Rabbia ultima modifica: 2012-11-02T13:21:38+00:00 da Giuseppe Maiolo

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