Storie sull’abuso
di Giuliana Franchini Maiolo e Susanna Scarnati
TIMEO Editore Bologna. € 9,81
Il libro “Racconti senza Tempo” è un testo agile che tratta delle tematiche di abuso sotto il profilo psicologico, utilizzando il linguaggio narrativo.
Ha avuto l’autorevole presentazione di Paola Di Blasio (Socia fondatrice del Centro bambino Maltrattato di Milano, Professore Ordinario di Psicologia dell’Età Evolutiva dell’Università Cattolica di Milano, Psicoterapeuta e Didatta della Società Italiana di Ricerca e Terapia Sistemica), esperta delle tematiche di abuso perpetrato su minori, conosciuta dalla comunità scientifica in ambito Nazionale ed Internazionale.
Può essere utilizzato dai professionisti del settore (operatori sanitari: medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri) ma non solo, anche e soprattutto dagli insegnanti e da chiunque abbia l’esigenza per motivi professionali e non, di conoscere le dinamiche relazionali e i vissuti dei protagonisti delle storie di abuso (minori e adulti), proprio per il linguaggio utilizzato, semplice, e per lo stile narrativo.
Dalla prefazione
Racconti senza tempo é il titolo denso di significati che accomuna le toccanti ed emblematiche esistenze di bambini e adulti che popolano il mondo di questo libro.
Il linguaggio della psicologia di cui è intessuta l’esperienza professionale delle autrici, lascia il posto a quello dei sentimenti, delle emozioni, delle sottili e delicate percezioni che affiorano nei movimenti,negli sguardi e nella reciprocità della comunicazione che faticosamente intesse la trama delle relazioni tra le persone.
Storie senza tempo perché emblematiche, simbolicamente rappresentative di percorsi evolutivi difficili che accomuna quella parte di bambini vittime dell’indifferenza, della violenza o della crudeltà degli adulti: esperienze ancor più laceranti e incomprensibili se ad infliggerle sono quegli stessi adulti amati, ammirati e a cui é indissolubilmente legata la stessa sopravvivenza fisica. Storie senza tempo perché si radicano nella vita e nell’esistenza di chi è costretto entro esperienze indicibili che non riescono a trovare un posto nella mente e nel cuore e che, per questo, non possono intrecciarsi nella storia e nel fluire delle cose, dolorosamente confinate in uno spazio mai ammorbidito dallo scorrere del tempo. Il passato doloroso se non è mai pensato ed elaborato, invade il presente in modo imprevisto e incontrollabile, riproponendo sofferenze che spesso non hanno più un nome né uno spazio che possa definirle attraverso la parola.
I traumi, quali la violenza fisica, l’abuso sessuale, l’indifferenza, sono veri e propri “disturbi del tempo” capaci di rendere disomogenea e frammentata la coscienza, non unitaria l’identità, disorganizzato il pensiero e il linguaggio. Oltre, ovviamente, ad evocare emozioni d’intenso terrore, di panico e paura, di vergogna e disprezzo per se stessi. E’ il paradosso nel quale
drammaticamente si trova invischiata la vittima. Costretta a vivere esperienze umilianti, sente anche il peso di esserne stata irrimediabilmente contaminata e, a fatica, riesce a liberarsi dalle indelebili tracce di emozioni paralizzanti quali la colpa, l’imbarazzo, l’impotenza e la vergogna.
Questo libro misurato nei toni e toccante per la lucida trasparenza che s’intravede in rapidi e intuitivi squarci di sofferenza, ci fa conoscere storie di omissioni da parte di genitori, d’adulti ma anche dell’intera collettività che può sperare solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza di trovare quel delicato punto d’equilibrio che permetta di proteggere le vittime e nel contempo sancire e, se possibile, aiutare coloro che nelle loro stesse vite hanno subito danni gravi fino al punto da trasformarli in crudeli e indifferenti assassini di anime.
Paola Di Blasio
