Se l’amore ferisce
Libro
Formato: 14×22
Pagine: 200
Genere: Psicologia / Psichiatria
Editore: Erikson
Autore: Giuseppe Maiolo – Giuliana Franchini
RECENSIONI
Otto vicende di soprusi, sopraffazioni e ferite, nelle pieghe nascoste di rapporti nati e cresciuti come relazioni d’amore. E’ una lettura che porta allo scoperto lacerazioni taciute, di cui spesso le vittime vergognandosi, le conservano per anni chiuse dentro di sé, fino a scoppiare, fino a non farcela più. Ecco allora il giusto bisogno di bruciare il passato, di prendersi e lasciarsi prendere per mano.Sarà soltanto quando si è giunti a questo punto che il dolore represso finalmente espresso, accolto ed elaborato, aiuta la lenta cicatrizzazione e permette di poter respirare con minor affanno.Gli autori, con una rara sensibilità, ci portano in punta di piedi nell’anima di queste donne.
Kultundergroud
La collana Capire con il cuore, a cui questo testo appartiene, presenta un’attenzione interessante per il mondo della narrativa: l’arte di raccontare è messa al servizio della riflessione sui grandi temi che riguardano il mondo interiore dei sentimenti e che spesso sono meglio indagati attraverso la tecnica del racconto e della fiaba, piuttosto che con la fredda analisi del saggio psicologico o del trattato scientifico.Il libro Se l’amore ferisce vuole proprio essere un invito a riflettere su temi molto importanti che riguardano spesso il mondo femminile, e che sono anche di drammatica attualità, come quello della violenza e dello sfruttamento, insieme a quello della solitudine, del tradimento e della trascuratezza, che sono raccontate in otto racconti che hanno per protagoniste otto donne diverse.In ogni racconto, traspare in filigrana la grande esperienza degli autori, Maioli e Franchini, che trasmettono la loro profonda competenza di psicoterapeuti.La coppia, sposata, è molto conosciuta in ambito accademico e sociale per l’esperienza nel campo del lavoro con le famiglie, i minori e in generale del disagio giovanile e famigliare; questo rende il libro ancora più interessante e fruibile per un percorso di crescita personale intorno ai diversi temi trattatiIl dolore, raccontato dalla voce delle otto protagoniste, emerge da un vissuto, che spesso ha cercato di dimenticare il passato nascondendosi nei meandri dell’anima, ma che raggiunge la vera “liberazione” solo quando è in grado di aprirsi e di raccontarsi, cicatrizzando le ferite che inevitabilmente la sofferenza psicologica provoca nella vita di ciascuna persona che la vive.I racconti sono ben scritti e trapela una grande capacità narrativa, che rende il testo molto godibile e di facile lettura.Interessante è anche, in appendice, la presenza di alcune schede che suggeriscono tecniche per affrontare, in modo semplice e personale, i temi che i racconti hanno trattato: si tratta di proposte di esperienze per analizzarsi in modo più consapevole, facendo emergere le proprie parti “bambine”, che ognuno porta dentro di sé e che hanno bisogno di essere ascoltate per affrontare serenamente la propria storia e il proprio vissuto emotivo personale.La dimensione “agile” del libro, un centinaio di pagine, ne fanno una lettura estremamente accessibile a un ampio pubblico, che può trovare nel testo parecchi motivi di riflessione.
LA RECENSIONE DI NICLA MORLETTI
Racconti di donne che amano troppo, che soffrono troppo. Otto storie narrate allo psicologo “nella stanza dove si dà voce al dolore”, nel luogo dove si può esorcizzare la sofferenza. Ma la via della guarigione dal grande malessere dell’anima è lunga da percorrere e i ricordi che feriscono, difficili da cancellare.
Il dolore, scrivono gli autori, è spesso comune a tante avventure di vita. Si può uscire dalla solitudine e dal senso di abbandono. Si può guarire da un passato che imprigiona la vita.
Le ultime pagine di questo libro ci insegnano “a guardarci dentro”, a riscoprire il bambino che è in noi e a ricordare episodi dimenticati, per poter iniziare a godere di una nuova vita priva dei condizionamenti che possono vincolare o colpevolizzare.