Ora che l’alba siriana
S’inventa il giorno
Dove il Dio di Abramo
Ha lasciato la sua orma
Ci salutiamo
Ebri di salmi
Intrecciati a lingue lontane
Come testimoni di un sogno
Torniamo insieme
Dal confine della memoria
Con la preghiera dolce della speranza
E un bisogno denso di pace
Abbiamo attraversato
Le sabbie rosse di Ebla
E dai rumori di Aleppo
Al silenzio di Mar Musa
Abbiamo ascoltato il vento
Accarezzare il deserto
– a Damasco la notte ha occhi di donna
Infuocati di mistero
Che parlano da una breccia di nero –
Domani
Al ritorno del quotidiano
Ci mancherà il colore dei giorni
Sulle pietre di Palmira
E non troveremo
Il profumo delle stelle nel cielo d’oriente
Ma Nicola
Tornerà a chiederci di cercare
nelle nebbie d’inverno
il Cristo incarnato.