Cellulare a letto per 6 ragazzi su 10, in aumento insonnia
36,7% adolescenti invia sms la notte, 8% li riceve e non dorme
Non è una novità. Non abbiamo più dubbi che il telefonino, oggetto ormai di uso comune tra i giovani e pure tra i bambini possa essere utilissimo ma anche pericoloso. E non solo per quelli che sono i rischi delle nuove tecnologie , quanto anche per la salute fisica, come sembra mettere in rilievo questa ricerca di un gruppo di pediatri statunitensi della Geisel School of Medicine di Dartmouth.
Oggi è impossibile non avere un cellulare e ormai sono i genitori a ritenere necessario che il piccolo lo abbia con sé: “non si sa mai può servirti per chiamarci se hai bisogno!”
Ma l’uso di questo utilissimo strumento di comunicazione che ha cambiato la nostra vita, rischia di lasciare insonni i giovani e pure i bambini che fin da 6/7 anni hanno il loro personale smartphone. Così si è sempre in rete, sempre collegati, sempre in contatto con tutti, soprattutto ora che siamo entrati nell’era di WhatsApp.
La ricerca chiamata “Messaggiami, sto solo dormendo” però mette in luce il fatto che non solo il 62,9% dei ragazzi tra i 12 e i 20 anni dorme con a fianco il cellulare acceso, ma soprattutto che circa 8% di questi mostra chiari sintomi di insonnia in quanto l’arrivo dei messaggini li sveglia e poi non riescono più a prender sonno.
Se avevamo qualche dubbio sul fatto che questo strumento potentissimo e multimediale fosse diventato un po’ per tutti un’appendice, adesso abbiamo la conferma che le nuove generazioni lo considerano parte integrante della loro eisitenza.
Possiamo dire che sia il cellulare che tutte le nuove tecnologie di comunicazione sono una sorta di liquido fluido nel quale le nuove generazioni “digitali” sono immerse che è come l’acqua per i pesci: impossibile sopravvivere senza questo elemento.
Tuttavia la pericolosità è via via in crescita, come ci segnala l’indagine dei ricercatori statunitensi, e richiede sempre più attenzione da parte degli adulti che per scongiurare il più possibile i danni hanno la necessità di esercitare in maniera più attenza la funzione educativa di controllo.
Questo fa dire a Vittorino Andreoli in un suo libro “La vita digitale” che è necessario assolutamente limitare. Per farlo bisogna essere decisi ma anche imparare a negoziare con i figli e aiutarli a capire, molto più dall’esempio chedalle parole, come il cellulare vada usato, in quali situazioni sia giusto restare collegati al resto del mondo e quanto l’abuso in termini quantitativi metta a rischio di dipendenza ma anche comprometta le capacità di attenzione e concentrazione durante la giornata soprattutto se il sonno viene continuamente interrotto e la sua funzione fisiologica compromessa.
Molto dunque riguarda il processo educativo che deve essere in grado di attrezzare i bambini fin da piccoli ad un uso corretto della tecnologia.Per quanto riguarda in particolare l’utilizzo del cellulare è consigliabile andare a vedere il sito dell’Associazione Davide.it che a questo proposito da molti suggerimenti e li invita caldamente a stipulare un patto con i figli. E’ un buon modo per esercitare un controllo e per non impedirne l’uso (sarebbe anacronistico) ma allo stesso tempo educare all’uso corretto di uno strumento di grande utilità.
Giovani sempre connessi, ma insonni
ultima modifica: 2014-08-30T16:06:47+00:00
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