La violenza psicologica: abuso piu diffuso

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Terre des Hommes e CISMAI, due organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti dei bambini in un dossier che è il frutto di una ricerca sviluppata nello scorso anno, sostengono che nel nostro paese sono quasi 100mila i bambini vittime di maltrattamenti e di abusi e cui la metà è costituita da femmine.
Nell’indagine svolta su un campione di popolazione residente in 31 comuni, colpisce il fatto che la trascuratezza materiale e affettiva sia la tipologia di abuso più elevata (52,7%) seguita dalla violenza assistita (16,6%) e dal maltrattamento psicologico (12,8%).
È sconvolgente rilevare che complessivamente l’82,1% dei casi è di fatto espressione di una violenza sottile, alle volte invisibile o nascosta agli occhi dei più, ma proprio per questo difficile da far emergere, fatta più di parole e gesti aggressivi che di azioni dirette e fisicamente offensive.
È sconfortante rilevare che è ancora la famiglia il palcoscenico sul quale si mettono in scena le tragedie più terribili.
 
L’abuso psicologico, quando è fatto di disattenzioni e di persistenti dimenticanze, produce ferite profonde e compromette la crescita e lo sviluppo psico-fisico del bambino.
E’ altrettanto dannosa di quella fisica, la continua e sottile violenza delle parole, le offese verbali degli adulti di riferimento, le loro denigrazioni e le persistenti ingiurie. Sono devastanti  le svalutazioni o gli appellativi negativi che si fanno ad un bambino in modo apparentemente innocente del tipo: “Sei un testone” “Non capisci niente!” “Ma sei scemo?!”

Dette  in continuazione minano la fiducia e l’autostima dei minori che, con il tempo finiscono per identificarsi nello stupido dichiarato e, pur di avere un’identità, costruirsi un’immagine negativa di se stesso.

Allo stesso modo produce danni, alle volte più consistenti delle percosse fisiche, la violenza indiretta, ovvero quella che un minore respira ad esempio in un contesto familiare dilaniato da insanabili conflitti di coppia.  Penso alle tante situazioni di separazione contrastata che si presenta come una guerra infinita dei “Roses” in cui i partners per anni si battagliano con colpi duri utilizzando i figli come bersaglio, tirandoli un po’ da una parte e un po’ dall’altra.

È questa forma di abuso che sta crescendo a dismisura e ci rivela per altri versi che la violenza è sempre collegata alla parola «potere» e all’uso, o per meglio dire, all’abuso che se ne fa di esso. Questo è il comun denominatore di ogni forma di maltrattamento perché sottolinea nient’altro che la differenza di sapere e di potere. Questo accade anche nell’abuso sessuale dove, assai spesso, la componente sessuale è presente ma non prevale. Conta anche in questo tipo di violenza l’esercizio squilibrato del potere dell’adulto sul minore.
 
In questo senso allora, è doveroso riconoscere che negli ultimi 25 anni, da quando sono stati sanciti e sottoscritti da quasi tutte le nazioni del mondo i diritti dei bambini e degli adolescenti non si è fatto gran che per assicurare una piena tutela dei minori. Non si è ancora sviluppata a sufficienza quella cultura del rispetto del minore e il riconoscimento della sua dignità. Il bambino coccolato e vezzeggiato a volte anche fuor di misura, continua purtroppo ad essere vittima dell’incapacità degli adulti, della loro inadeguatezza come educatori e di quella scarsa autorevolezza che non aiuta i figli a crescere.

Tantomeno si sono avviati reali programmi di prevenzione che abbiano come oggetto proprio la salvaguardia e l’incolumità sia fisica che psichica dei bambini.
E allo stesso tempo siamo ancora lontani dall’idea che, viste le nostre incapacità, si debbano dotare i minori di strumenti di autodifesa e di auto-protezione. Ci sembra di dichiarare la resa nel riconoscere che non siamo ancora stati capaci di costruire buone prassi educative da consegnare ai minori. Invece è proprio così.

Non sappiamo proteggerli e non siamo in grado di allontanare i pericoli dalla loro esistenza.
È un’amara conclusione che viene da fare. Tuttavia è proprio l’esercizio della consapevolezza quello che ci deve servire se non altro  a spingerci con urgenza verso la ricerca di soluzioni adatte e utili a rimettere in campo una comunità educante capace di rispetto e di attenzione.

Giuseppe Maiolo

La violenza psicologica: abuso piu diffuso ultima modifica: 2014-11-20T16:05:17+00:00 da Giuseppe Maiolo

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