Giornata internazionale contro la violenza alle donne

I dati dicono che è in aumento il numero di chi uccide, violenta o, giorno dopo giorno, inietta nel sangue della compagna veleno invece di amare, sostenere e proteggere. Chi come me da più di vent’anni ascolta, incontra e si occupa di donne violentate e malmenate, di dolore e di sofferenza nascosta, sa quanto tutto questo sia frequente e purtroppo silenzioso.

Storie…

Potrei raccontarvi di Anna, sposata da più di trent’anni ad un uomo, forse un po’ strano, ma di certo molto attento al denaro. Talmente attento da far lavare lei e i figli d’inverno con l’acqua fredda e col riscaldamento spento…così per risparmiare.
“Non è cattivo”, mi raccontava Anna, "basta assecondarlo".
Già assecondarlo! Questa frase l’ho sentita tante volte, troppe.

Potrei raccontarvi di Lucia, separata da parecchi anni ma continuamente minacciata dal ex-marito al punto che non va più da nessuna parte da sola. Per paura. Che cosa significa per una donna non andare più in giro da sola, non poter accompagnare i figli a scuola, non mettere la macchina sulla strada per evitare incontri, urla, minacce o peggio aggressioni?
Quanto tempo ci vuole perché la rete dei familiari o degli amici può allertarsi per aiutarla e sostenerla?

E poi ancora ricordo Novella sposata ad un ricco industriale che da anni la maltratta, “perde la pazienza” e non sopporta che lei gli risponda.
Ci sono voluti quasi 12 anni perché Novella chiamasse questa situazione “violenza”. E poco importa ormai se lui poi si scusa e cerca di farsi perdonare con regali costosi. L’ultima volta che l’ho vista aveva grandi occhiali e un maglione a collo alto. A occhi bassi mi ha detto che aveva cercato di strozzarla dopo averle dato un man rovescio. Motivo? Lei gli aveva chiesto di alzarsi a tranquillizzare il bambino che piangeva.

Storie, tante storie, troppe, fatte di paura e terrore, di sguardi persi ad aspettare e sperare. Un lungo tempo di vergogna per una scelta sbagliata.
A tutte le donne in un giorno come questo, a quelle che ho conosciuto e a quelle che non conosco, va il mio abbraccio e il mio pensiero unito alla speranza che gli uomini possano riflettere sul senso delle loro relazioni e del loro “amare“. 

Mi auguro che le istituzioni si impegnino a proteggere chi ha veramente bisogno e spero che le donne riescano a trovare dentro la forza per gridare un forte no a chi dice di amarle. Uccidendole!

Giuliana Franchini -psicologa psicoterapueta

Giornata internazionale contro la violenza alle donne ultima modifica: 2007-11-26T08:18:14+00:00 da admin

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