DIPENDENZA DA GIOCO

I bambini giocano e il gioco per loro è una cosa seria. Istruttiva. Che fa crescere. Ma anche gli adulti hanno bisogno di giocare e di trattenere attiva quella parte infantile che si custodisce dentro. Tuttavia se il gioco è uno strumento di benessere, può essere anche un’attività distruttiva e pericolosa.

 

 

Le cronache degli ultimi tempi ce lo dimostrano. Il gioco, un certo gioco che oggi sta diffondendo sempre di più, è diventato pericoloso, perchè produce dipendenza e quindi patologia. Si tratta di un’attività compulsiva e continua che non lascia spazio ad altro. Il gioco patologico non è una novità. E’ sempre esistita la tendenza ad accentuare alcuni comportamenti perchè fonte di piacere o assai sitimolanti sul piano della fantasia e della sfida con se stessi e con gli altri. Il gioco delle carte in particolare o altri giochi di competizione hanno catturato molte menti e stimolato una quantità innumerevole di persone a mettere alla prova le proprie abilità. Nulla di male se il soggetto continua a mantere attivo il controllo su di sé.

Oggi tuttavia il gioco o le diverse forme del gioco che possono essere praticate in diverso modo sia da soli che con altri soprattutto grazie alle nuove tecnologie, ha prodotto il grave problema del gioco patologico. Così si definisce quando l’individuo a perde il controllo di sé e cade in una spirale della dipendenza che lo spinge a continuare a giocare nel tentativo di recuperare quanto perduto o di vincere ancora di più.

http://www.protectora.org.ar/wp-content/2010/mayo%202010/ludopatia.jpgLa patologia infatti sta nella compulsione, ovvero in quel meccanismo irrefrenabile e incontrollabile che fa sì che il giocatore giochi a prescindere da fatto che si vinca o perda. Ciò che conta è il gioco di per sé che produce piacere. Il resto è indifferente.

Dalle ricerche che si stanno facendo oggi che il fenomeno sta acquisendo dimensioni preoccupanti, i più colpiti sono gli uomini (il 70% del totale). I casi sono aumentati da quando l’uso di Internet si è intensificato perché non è più necessario spostarsi da casa o dal lavoro per scommettere, anche se una certa parte di responsabilità può essere ascritta anche ai Bingo, ovvero a quei centri di gioco diffusi ovunque. Ma vi è anche la dipendenza dal “Gratta e vinci” dal Lotto e da tutte quelle forme di gioco elettronico che viene propagandato e promosso con campagne pubblicitarie sempre più pervasive.

Inutile dire quanto sia ambivalente in questo momento il messaggio sul gioco che da una parte viene promosso e dall’altra viene combattuto perché produce grandi e devastanti disagi ad una crescente popolazione. Ciò che anima il bisogno di giocare è la fantasia della vincita che in un’epoca di grave crisi economica fa la sua parte. Tuttavia essa è solo lo stimolo iniziale perchè dietro vi è la difficoltà di cogliere la realtà e affrontarla in modo adeguato.

La dipendenza, come tutte le forme di dipendenza e di assuefazione, rende incapaci di controllare la propria pulsionalità e il proprio “desiderio”. Per vincere questa situazione occorre essere aiutati a liberarsi attraverso un percorso di psicoterapia, alle volte lungo e difficile.

GM

DIPENDENZA DA GIOCO ultima modifica: 2013-02-21T08:42:25+00:00 da admin

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