Nuove norme sulla pedofilia in rete

chattare

 

chattareFinalmente un atto formale ma di grande importanza! Mercoledì 19 settembre il Senato italiano ha ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa firmata da tutti gli Stati membri a Lanzarote nel 2007 per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale. Siamo sempre un po' in ritardo sui tempi ma alla fine ciò che conta è mettere in moto la macchina e permettere che essa parta.

 In questo caso l'approvazione all'unanimità del Disegno di legge n.1969-D parla di adeguamento dell'ordinamento interno e prevede un inasprimento delle pene per "delitti particolarmente odiosi" come l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori. Introduce “pene accessorie e nuove fattispecie di reato quali l'adescamento dei minori tramite internet, l'istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia.” E questa è la novità che si attendeva.

Perchè fino ad ora la Rete con i suoi rischi derivanti da siti pedopornografici, chat e social network non era stata presa in considerazione dalla legislazione vigente. In altre parole non era ancora definito come reato l’adescamento via Web  perché rimaneva limitata la percezione collettiva del pericolo. Eppure i dati erano e sono impressionanti! Secondo l'Osservatorio Mondiale Contrasto alla Pedofilia dell'Associazione Meter, nei primi cinque mesi del 2012 vi è stata “un'esplosione di siti pedopornografici nel mondo (4.148) e gruppi pedopornografici sui social network (493). Le rilevazioni OSMOCOP  dimostrano che l’incidenza dei pedofili reali e online tocca in particolare Linkbucks (243 segnalazioni), Grouply (102 segnalazioni), Nicespace (106), Vkontakte (19), Facebook (12), Netlog (6) e Yahoo (5)”.

Questo la dice lunga sull'importanza, e l'urgenza, di avere strumenti legali per combattere il fenomeno dell'adescamento dei minori in Rete perché garantisce una maggiore tutela dei piccoli e giovani navigatori, ma allo stesso tempo richiede una grande attenzione da parte della società civile per quanto riguarda la prevenzione. Questa grave piaga sociale, infatti, non si combatte solo con pene più severe ma richiede la massima attenzione da parte di tutti gli adulti. C'è bisogno di essere sempre più consapevoli dei rischi che corrono i bambini quando sono in davanti a un PC e navigano. E' necessario considerare che oggi l'adescamento nel parco giochi o per la strada da parte di pedofili è quanto mai ridotto. Molto più alto invece è il rischio per un bambino di essere "catturato da malintenzionati" (per usare un eufemismo) mentre chatta o mentre consulta un sito. E dico bambini perché sappiamo che ora l'uso di Internet è assai diffuso tra i giovanissimi. Qualche settimana fa mi è stato riferito da operatrici della Scuola dell'Infanzia che alcuni piccoli di età 4-6 anni, hanno già un profilo su Facebook! Incredibile ma vero.

Ciò significa che lo stato di allerta per chi prima di tutto è chiamato alla cura dei minori è sempre più fondamentale per la lotta contro lo pedofilia. Ma non significa solo essere allarmati, quanto avere consapevolezza che sono necessari strumenti di prevenzione e di aiuto da utilizzare ogni giorno, in famiglia e a scuola, per far conoscere ai bambini e agli adolescenti i potenziali rischi che si corrono. Gli adulti devono educare i minori a prestare attenzione nelle chat (anche telefoniche), nei forum, nei siti di giochi di ruolo o nei social network dove non è difficile imbattersi in soggetti capaci di mentire sulla loro età, in grado di fare richieste di confidenze sessuali o chiedere loro foto private o di parti intime. Bambini e giovani adolescenti devono essere consapevoli che non è infrequente la possibilità di  sentirsi richiedere un incontro reale da una persona “conosciuta” in Rete.

La considerevole frequenza di segnalazioni che giungono alle Associazioni che tentano di combattere il fenomeno, come pure alla Polizia di Stato, ci deve far comprendere quanto sia necessario concertare azioni educative efficaci e campagne di sensibilizzazione per tutta la comunità educante se si vuole affrontare la nuova frontiera delle molestie sessuali e della pedofilia e on-line che nei  prossimi anni potrebbe diventare sempre più estesa.

Giuseppe Maiolo dal quotidiano "Alto Adige" del  3/10/2012

Nuove norme sulla pedofilia in rete ultima modifica: 2012-09-28T09:52:44+00:00 da admin

Lascia un commento


*