Infanticidio

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  • ANSA.it 17 agosto 2014
  • Padre uccide a coltellate figlia 18 mesi

Padre uccide a coltellate figlia 18 mesi

Un uomo di 34 anni, Luca Giustini, macchinista delle ferrovie, ha ucciso a coltellate, con un coltello da cucina, la figlioletta di 18 mesi, Alessia, mentre la piccola era in culla.
 

Si rimane sempre attoniti davanti alla furia omicida di un genitore su una figlia piccolissima. La prima cosa che vien da dire è che quel padre abbia perso la testa, sia improvvisamente impazzito, colto da un raptus improvviso. Così come abbiamo bisogno di trovare una spiegazione quando un genitore si dimentica un figlio in auto sotto il sole cocente, o all’autogrill dell’autostrada. Diciamo che era sotto stress, sotto pressione, preso da problemi psicologici…esaurito.

In genere sono tutte spiegazioni della ragione che vuole trovare un senso alle cose, che vuole giustificare un comportamento inaccettabile. In realtà non si tratta né di raptus, che non esiste da un punto di vista psicopatologico, né di stress. E’ solo la violenza omicida che si annida nel psiche umana che esplode senza freni, allo stato bruto, quando gli elementi inconsci dell’ombra tracimano e allagano la psiche conscia.

Gli infanticidi sono sempre esistiti. Appartengono alla storia dell’essere umano. Non è una giustificazione. Significa solo che ogni uomo contiene dentro di sé il nucleo terribile dell’energia distruttiva. Prova ce ne viene dalla storia dell’uomo e dalla frequenza con cui, nei tempi antichi, è stata esercitata la violenza sui bambini  e, in qualche modo, autorizzata o consentita. Le radici culturali le ritroviamo nelle numerose fiabe e nei miti che raccontano di padri-orchi e di madri-streghe. Per non dimenticare come molte pratiche religiose prevedessero nell’antichità il sacrificio dei bambini alla divinità.

La brutalità del male dunque, non è casuale, appartiene alle parti oscure dell’uomo, alle dimensioni della psiche inconscia che governa i meandri della nostra anima. Non tenere presenti questi aspetti, non conoscere questi elementi, significa rischiare  che essi possano emerge dal sottosuolo e invadere la coscienza. Perché per quanto possa sembrare strano, all’evidenza psichiatrica la maggior parte di questi omicida risultano “capaci di intendere e volere”. Ovvero consapevoli di quello che stavano facendo.

Giuseppe Maiolo

Infanticidio ultima modifica: 2014-08-18T10:00:07+00:00 da Giuseppe Maiolo

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