Mariella Bombardieri – Elogio del dubbio

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Fare il genitore di questi tempi è assai complicato, perché da una parte tutti vorremmo esser perfetti, quando invece dovremmo accontentarci di essere educatori almeno sufficientemente buoni, come diceva Winnicott. Dall’altra siamo assaliti dai dubbi e dalle incertezze. Vorremmo sempre che qualcuno o l’esperto di turno, ci desse prontamente risposte precise su come è cosa fare con i figli.

Invece meglio diffidare delle ricette già pronte e di chi pontifica dall’alto di una notorietà esuberante che spesso deriva dall’esser un’icona televisiva affermata.

Perché ogni volta ad ogni domanda che ci facciamo, ad ogni interrogativo, le risposte possibili sono almeno un milione, o giù di lì! Più difficile ma certamente più utile coltivare il dubbio che ti permette anche se con fatica di trovare la tua risposta. Ed è di questo bellissimo tema “l’Elogio del dubbio” che abbiamo voluto parlarne con Mariella Bombardieri, pedagogista e grande esperta di relazioni familiari. Il tema affrontato nel ciclo delle serate per GENITORI IN FORMA zione è accattivante e le abbiamo posto alcune domande.

Perché parlare di dubbio con i genitori? Perché spesso nell’esperienza genitoriale viviamo situazioni inedite che ci spiazzano, ci pongono in uno stato di incertezza e per le quali non è facile trovare risposta. Di fronte all’instabilità possiamo affidarci a ricette preconfezionate e salvifiche che rischiano spesso di risultare inapplicabili nella vita reale togliendoci la bellezza del ricercare, del pensare, dell’intuire.

Cos’è per lei il dubbio? Il dubbio non è caos, ma stato di insicurezza in cui un genitore può trovarsi, di fronte ad una situazione concreta, ad una scelta da fare, ad un problema. Il dubbio richiede coraggio di vedere cosa manca; di cogliere i propri punti di forza e di debolezza; di accettare i propri errori. Il dubbio richiede l’umiltà di non sentirsi arrivati ed onnipotenti, richiede capacità di ascolto. Guardare ed ascoltare il figlio; guardare ed ascoltare se stessi come adulti.

Cosa direbbe ai genitori che vivono momenti di dubbio? Il dubbio, se accettato e rielaborato ha un potenziale creativo. Perché ciò accada serve: fermarsi, pensare, riflettere su quanto accade alla propria vita familiare; avere fiducia nell’educabilità e nelle proprie capacità e risorse. Serve non essere troppo soli; da altri genitori si possono apprendere buone prassi educative sperimentare strade nuove di relazione, di azione concreta. È poi è fondamentale avere cura delle proprie fragilità e di quelle dei figli senza giudicare e giudicarsi. Personalmente mi sento più vicina a quei genitori che cercano, sbagliano, cadono e provano a rialzarsi. A quei genitori che si sentono in dubbio e che arrivano a scoprire che non avere subito la risposta pronta apre al nuovo e al cambiamento.

la Redazione

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M. Bombardieri, Come faccio a esser un bravo genitore, ed. Paoline

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M. Bombardieri, Con le ali di farfalla , ed Paoline

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Mariella Bombardieri – Elogio del dubbio ultima modifica: 2015-04-24T20:33:22+00:00 da Giuseppe Maiolo

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