Solitudine

Solitudo

  L´esperienza della solitudine è sempre qualcosa di doloroso, alle volte spaventoso ma ha a che fare con la nostra  natura umana. Essa si intreccia con la stessa vita degli uomini, si fonde nella trama sottile dell´esistenza soprattutto quando si attraversano fasi specifiche di trasformazione e di cambiamento. Vi sono infatti epoche della vita come l’ adolescenza o la vecchiaia che sono più esposte a questa esperienza. Forse però dobbiamo distinguere l´essere soli dal senso di solitudine, il non avere punti di riferimento di figure significative sul piano affettivo, dall’ angoscia di trovarsi smarriti nel vuoto interiore, persi, isolati. In genere siamo abituati a pensare che la solitudine  nasca quando si perde qualcuno, quando si viene abbandonati.  È vero. Questa è  forse l´esperienza più comune, quella che ognuno almeno una volta nella vita può attraversare. Può essere un lutto in famiglia, una separazione, un trasferimento. In ogni caso si tratta di un cambiamento importante nella vita. Di solito per tutti questa è un´esperienza acuta e tragica che si avverte come dolore interno ma che si manifesta anche nel corpo e può essere somatizzata in vario modo. Insonnia, cefalee, contratture muscolari, disturbi della respirazione, stato di prostrazione sono gli effetti visibili della solitudine. Ma spesso si tratta di fenomeni temporanei e transitori perchè in questo caso la solitudine è situazionale, attiene alle circostanze e ciascuno con i propri tempi, la affronta e la supera. 

Dal libro: G. Maiolo, Psicologia del quotidiano, Ed. San Paolo

 

Solitudine ultima modifica: 2012-11-02T13:23:52+00:00 da Giuseppe Maiolo

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