SOS Internet

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Lo avevano già intuito gli operatori che lavorano con gli adolescenti. Psicologi e psichiatri da tempo hanno lanciato l allarme. E riguarda il pericolo Internet che i giovani corrono in questo momento. Ora arriva il rapporto della Società Italiana di Pediatria che qualche giorno fa ha pubblicato i risultati di un’indagine sulle”Abitudini e stili di vita degli adolescenti”. La ricerca, patrocinata dal Ministero della Gioventù, condotta su un campione di 1300 studenti tra i 12 e i 14 anni, ha messo in luce il fenomeno definito”sorpasso”.

Ovvero il web oggi batte la TV per interesse e frequentazione. Ciò significa che ragazzi e ragazze sono sempre più spesso “collegati” attraverso le messaggerie e mediamente navigano in rete per un tempo che supera le tre ore al giorno. Allora non è più la televisione che attrae gli adolescenti, ma ad esempio i social network e in particolare facebook, dove il 67% ormai ha un profilo registrato.

I cybernauti aumentano di circa il 35% e questa popolazione di giovani che navigano li troviamo ad utilizzare You Tube, a chattare, a scaricare video e immagini, a giocare spesso da soli e fino a tarda notte nella propria camera, lontano dagli sguardi degli adulti.  Questo, come sottolinea la ricerca, non fa che aumentare i comportamenti a rischio. Uno su tre del campione intervistato, se contattato da sconosciuti, finisce per dare i propri dati personali, mostrarsi con la webcam e anche accettare incontri senza particolari precauzioni.

Vero che nella stragrande maggioranza dei casi gli incontri avvengono tra altri adolescenti “sconosciuti”, ma non è raro il caso in cui questo sia un adulto, senza peraltro voler dire che il soggetto in questione sia un pedofilo. Se diminuisce la percezione del rischio relativa ai comportamenti potenzialmente pericolosi, parimenti aumenta la percentuale di chi dichiara di adottare deliberatamente comportamenti considerati a rischio come: rapporti sessuali non protetti, guida spericolata, assunzione di alcool o diete “fai da te”. Cresce il consumo di “canne” e diminuisce la percezione che l’ecstasy sia una droga pericolosa.  Non è un quadro tranquillizzante quello che viene presentato. Non lo è perché fa emergere il dato preoccupante di una famiglia debole, sempre meno capace di intervenire su molte decisioni che riguardano la vita degli adolescenti e al contempo mostra l’immagine di genitori meno normativi di quanto i figli si attenderebbero.

A conferma di questo, personalmente ricordo adolescenti che ho incontrato che, parlando dei loro genitori, più volte mi hanno detto frasi del tipo “Vorrei tanto che mi dicessero chiaramente cosa devo e cosa non devo fare!” Forse allora varrebbe la pena ricordare ai genitori che per ridurre i rischi da Internet si possono adottare sistemi utili come quello di applicare sui PC software di protezione, ma che lo strumento più efficace per proteggere i figli rimane l’educazione all’uso delle moderne tecnologie e anche il controllo diretto. Pertanto è importante verificare cosa fanno i ragazzi e bambini quando sono collegati, controllare periodicamente il contenuto dell’hard disk e della “cronologia” dei siti web consultati, ma anche insegnare loro di non rispondere a messaggi di sconosciuti, non inviare né postare foto personali, non compilare on line moduli dove si richiedano dati personali senza averli consultati. Ma soprattutto è fondamentale definire e regolare il tempo di navigazione e dell’utilizzo del computer, cercando il più possibile di non lasciarli soli in questa attività ma addirittura collocando il PC in una stanza di accesso comune. Il controllo genitoriale non è un aspetto negativo della funzione educativa ma una necessaria attività di chi ha veramente a cuore lo sviluppo sano ed equilibrato dei propri figli.

 

SOS Internet ultima modifica: 2014-05-28T07:41:27+00:00 da admin

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